In Italia una persona su 150 è affetta da celiachia, l’intolleranza alimentare al glutine, con sintomi più o meno evidenti.
Che cos’è la Celiachia o morbo celiaco?
La celiachia meglio definita come Morbo celiaco è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale.
Quali sono i sintomi della Celiachia?
La celiachia può presentarsi con un ampio spettro di manifestazioni cliniche che vanno dal male assorbimento conclamato a quadri più sfumati che molto spesso non danno un’idea immediata di trovarsi di fronte a questa patologia. Esistono inoltre molte malattie associate alla celiachia che possono migliorare nel momento stesso in cui si contrasta il male assorbimento, poiché si migliora l’assorbimento dei farmaci.
Qual è la causa della Celiachia?
I fattori responsabili sono ambientali e genetici. Il glutine rappresenta il fattore ambientale mentre l’incidenza del morbo celiaco che varia dal 10% al 30% tra persone facenti parte dello stesso nucleo familiare dimostra quanto la componente genetica abbia un ruolo determinante sullo sviluppo della malattia. In effetti è dimostrato che il 90% delle persone celiache possiede nel suo patrimonio genetico un gruppo di geni chiamati HLA che inducono la produzione di molecole chiamate HLA DQ2 e DQ8. La sola presenza di queste molecole non è probativa per lo sviluppo della malattia, ma sicuramente la non presenza non ne esclude la possibilità.
Come insorge il processo patologico?
Innanzitutto c’è da dire che il fattore scatenante in soggetti geneticamente predisposti, cioè HLA DQ2/DQ8 positivi, può essere rappresentato anche da una comune infezione intestinale di natura virale che innesca una serie di reazioni per cui la gliadina attiva i linfociti T che iniziano a produrre delle molecole chiamate citochine, in grado di modificare il comportamento di altre cellule determinando l’appiattimento della dei villi intestinali. Questo vuol dire una riduzione della superficie di assorbimento dei nutrienti
Contemporaneamente inizia un’attività anticorpale da parte dei linfociti B che determina la produzione di anticorpi antigliadina, anti endomisio e anti transglutaminasi, anche se non si sa se questi anticorpi siano una concausa o un effetto della patologia stessa.
Quali Esami fare per individuare la celiachia?
Sì, e ci si deve avvalere ogni qualvolta i sintomi o la familiarità facciano scattare un campanello d’allarme, perché la prolungata esposizione al glutine può essere causa dell’insorgere di complicanze anche molto serie. Poiché spesso i sintomi della celiachia, soprattutto inizialmente potrebbero essere confusi con disturbi di altra natura, ad esempio con la sindrome del colon irritabile, conviene andare a testare diagnosticamente la presenza dell’anti endomisio e l’antitransglutaminasi, fare una ricerca per vedere se si è HLA DQ2 e 8 positivi, cioè predisposti geneticamente, ed eventualmente eseguire mentre si sta ancora assumendo glutine una biopsia della mucosa del duodeno.
Come si può curare la celiachia?
L’unica terapia allo stato attuale è una dieta senza glutine, (raramente si ricorre ad una terapia immunosoppressiva) che deve essere molto rigorosa, in quanto concentrazioni superiori a 20 parti per milione possono diventare tossiche.
Questo vuol dire che il celiaco deve stare molto attento non solo ad evitare di assumere glutine, ma anche a controllare che tutto quello che mangia non sia venuto in alcun modo in contatto con il glutine stesso come ad esempio può succedere se si utilizzano gli stessi attrezzi da cucina o le stesse pentole in cui si è bollita della pasta non aglutinata.
Dal punto di vista dell’alimentazione il celiaco può, anzi deve, condurre una vita normale. Dal punto di vista dell’alimentazione il celiaco può, anzi deve, condurre una vita normale.
La sua dieta deve essere ben equilibrata, i giusti rapporti tra proteine, carboidrati e lipidi sempre rispettati, le canoniche 5 porzioni giornaliere tra frutta e verdura non devono mai mancare, la rotazione degli alimenti a disposizione deve essere costantemente tenuta sotto controllo.
In commercio attualmente è presente una vasta gamma di alimenti destinati a persone celiache per le quali l’Associazione Italiana Celiachia mette a disposizione un prontuario alimentare contenente l’elenco di tutti i prodotti senza glutine e tutte le indicazioni su quelli che invece potrebbero, anche in maniera subdola, inficiare i risultati ottenuti.
Inoltre la grande varietà di prodotti ed anche di strutture, come ristoranti dedicati, e soprattutto la completa remissione di tutti i sintomi credo che siano un giusto compenso per le rinunce alle quali i celiaci si devono sottoporre.